"La terra è donna, come donne sono le antiche arti e chi le praticava. E così, una stanza l'abbiamo dedicata alla nostra prozia, mamma minori, maestra dell'arte del pane che - anche in questa stanza - si assicurava che tale essenziale alimento non mancasse mai dalle tavole del borgo.
Dei tre forni del borgo, ne è giunto fino a noi solo uno, custodito in questa stanza e ancora funzionante: basta avvicinare l'orecchio alla sua bocca per sentire ancora quelle antiche rispettose parole che, in un perpetuo riprodursi, aiutavano la farina a diventare pane."